La nuova tecnologia ha fatto passi da gigante in campo medico e questo riguarda anche gli interventi di chirurgia che oggi, propongono soluzioni mini-invasive per risolvere le più svariate problematiche. Non fa eccezione l’intervento all’alluce valgo per correggere questa problematica che apporta molti problemi alla postura e non solo. Vediamo di cosa si tratta.
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L’alluce valgo
Questa condizione interessa più le donne che gli uomini e solitamente compare intorno ai 40 anni di età, anche se in alcuni casi appare fin dalla nascita e quindi è una malformazione congenita. Si verifica la sporgenza dell’osso alla base dell’alluce che fuoriuscendo verso l’esterno inclina la punta dello stesso internamente andando a gravare sulle altre dita.
Ne consegue una condizione profondamente disagiante, soprattutto se si protrae a lungo perché viene trascurata. Infatti oltre al tipico gonfiore, rossore e dolore localizzato nell’avampiede, si avrà anche una postura scorretta e la limitazione dei movimenti rendendo difficili anche quelli più banali. Infine, non dimentichiamo che anche esteticamente l’alluce valgo non è bello da vedere e l’infiammazione all’articolazione è causate spesso da scarpe inadeguate che stringono troppo il piede.
Preparazione all’intervento
Dopo i vari consulti medici, lo specialista ha optato per un’operazione chirurgica: niente panico. Le nuove tecniche mini-invasive sono davvero un’innovazione nel campo della chirurgia e non comportano nessun disagio.
Ecco i vari passaggi da eseguire prima di sottoporsi all’intervento vero e proprio:
- In un primo momento c’è la visita pre-operatoria che solitamente avviene circa un paio di mesi prima. In questa fase viene valutata attentamente la situazione del piede e dell’alluce, analizzati i risultati dei vari esami condotti e informato il paziente sul periodo post-operatorio e sui passaggi da eseguire prima del ricovero. Questa visita è molto importante per eliminare gli imprevisti grazie a un’analisi curata e approfondita della situazione generale del paziente;
- La seconda fase è quella del Day Hospital, ossia il ricovero programmato che corrisponde al giorno dell’operazione. Durante la visita pre-operatoria il paziente ha ricevuto indicazioni su come comportarsi, ad esempio è fondamentale rimanere a digiuno, portare i documenti necessari, ecc. Il Day Hospital ha la funzione di fornire assistenza e preparare all’intervento vero e proprio, infatti dapprima verrà fornita una stanza e poi il paziente verrà accompagnato per l’anestesia;
- Per questa tipologia di intervento non c’è bisogno dell’anestesia totale, ma è sufficiente quella localizzata. Innanzitutto viene somministrato da un sedativo circa mezz’ora prima per rilassare l’individuo ed eliminare lo stress.
- In seguito si procede con un’anestesia chiamata Ankle Block per bloccare la caviglia tramite alcune piccole punture che agiscono in maniera veloce e mirata, eliminando anche il dolore senza intaccare la sensibilità del piede.
- A questo punto il piede viene accuratamente lavato, sterilizzato e disinfettato con una soluzione apposita. Questo passaggio è quello che precede immediatamente l’ingresso in sala operatoria.
- Veniamo all’operazione vera e propria, che viene eseguita in maniera veloce e soprattutto non necessita di supporti metallici per la guarigione, vediamo nel dettaglio nel paragrafo successivo.
Intervento mini-invasivo
Mentre un tempo ci si doveva sottoporre ad operazioni chirurgiche a cielo aperto, l’alluce valgo rientra negli interventi che è possibile effettuare con la tecnica mini-invasiva, detta percutanea, che apporta diversi benefici. Prima di analizzarli cerchiamo di spiegare in cosa consiste questa operazione che può essere svolta tramite privati o in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.
Il chirurgo praticherà non sottilissimi strumenti dei microfori non più grandi di 3 millimetri per introdursi nella zona da trattare, precisamente a ridosso del primo metatarso. A questo punto viene inserita una piccolissima fresa che leviga la prominenza ossea e i residui di questo passaggio verranno poi evacuati. Ora, il chirurgo utilizza un’altra fresa per correggere le articolazioni e ripristinare la normale funzionalità dell’alluce.
Benefici dell’intervento
Anche se si tratta di una tecnica veloce della durata di circa 15 minuti e indolore, è normale che ogni paziente che si avvicina a questo momento provi paura e ansia, tipiche di ogni operazione chirurgica. In realtà gli interventi mini-invasivi non solo davvero nulla di cui aver paura perché oltre appunto a svolgersi in modo rapido, non comporteranno successive cicatrici e la guarigione sarà più veloce, difatti il paziente potrà tornare a camminare subito dopo l’operazione.
Inoltre non ci sarà bisogno del supporto di nessuno strumento metallico come viti e placche per mantenere il piede stabile, solo un innocuo bendaggio temporaneo. La chirurgia percutanea mini invasiva viene utilizzata anche in caso di alluce valgo recidivo, ovvero la formazione della “cipolla” dopo anni dalla prima operazione.
Il bendaggio correttivo
Non necessitando di mezzi di sintesi per fissare le osteotomie, il bendaggio diventa un passaggio fondamentale per mantenere il piede stabile. Si tratta di una fasciatura correttiva che lo sorregge nei movimenti e questo rende possibile un riassestamento veloce perché come abbiamo specificato, il paziente può tornare subito a camminare e ritrovare le normali funzionalità. Il bendaggio dura 3 settimane circa e consente una guarigione naturale.
Periodo post-operatorio
Il Day Hospital prevede la dimissione del paziente il giorno stesso dell’operazione, infatti ad esso verrà consegnata una scarpa apposita, da utilizzare per circa un mese come supporto al piede per poter camminare senza le stampelle. Inoltre verranno prescritti analgesici e farmaci per contrastare, al bisogno, il fastidio e scongiurare reazioni avverse come la flebite. La prima visita di controllo avviene una ventina di giorni dopo l’intervento all’alluce valgo e durante la stessa, il medico rimuove il bendaggio e i punti di sutura, valutando la situazione e applicando un taping funzionale. In questa fase è importante stimolare l’articolazione tramite appositi piccoli esercizi da svolgere quotidianamente in modo che venga ripristinata la corretta funzionalità dell’alluce. È molto raro che si verifichino effetti collaterali, in ogni caso è possibile riscontrare reazioni come: gonfiore, ematoma, un lieve valgismo, formicolio.
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Come prevenire l’alluce valgo
In certi casi l’alluce valgo è causato da una predisposizione genetica, in altri casi invece è causato da cattive abitudini. Fra queste possono esserci la sedentarietà, l’uso di calzature scorrette, scarpe con la punta stretta e i tacchi alti, stare in piedi per molte ore, etc. Già correggendo alcuni di questi fattori si riesce ad attenuare o evitare la formazione dell’alluce valgo. La prevenzione quindi e la corretta diagnosi diventano fondamentali, come anche intervenire tempestivamente all’inizio. Questa malformazione infatti è costante e peggiorativa nel tempo, e più tempo passa e più peggiora. Ecco perchè appena si avvertono i primi sintomi bisogna andare dallo specialista e utilizzare correttori per l’alluce valgo come Foot Fix.
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